Nel 2023 il consumo di surgelati ha registrato un aumento del 10% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia da Covid-19. In totale, si tratta di oltre 645 mila tonnellate di prodotti consumate tra le mura domestiche. Un record di vendite dimostrato dai dati dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), secondo cui oggi sono sempre più i consumatori che preferiscono il pesce surgelato al corrispettivo fresco.
Le nuove abitudini alimentari sorte con la pandemia e la crescente attenzione verso uno stile di vita più sano, infatti, rendono il pesce surgelato il prodotto ideale da tenere sempre in freezer, pronto da cuocere al momento del bisogno.
Dopo aver chiarito alcune verità sui prodotti surgelati, vediamo i motivi per cui l’acquisto di pesce surgelato è consigliato o persino preferito, in alcuni casi, al pescato fresco.
Freschezza e sicurezza: una filiera sempre controllata
Lontano dalle città di mare, che hanno accesso privilegiato al prodotto, trovare sempre disponibili sul mercato grandi quantità di pesce fresco non è così scontato.
Dal momento della pesca fino alla distribuzione, il viaggio del pesce dal mare alla tavola è fatto di diverse fasi con una durata più o meno variabile. Uno studio della Technical University of Denmark afferma addirittura che dopo soli due giorni dalla cattura il pesce fresco viene già superato in qualità dal surgelato.
L’ittico surgelato, infatti, viene pulito e conservato subito dopo la cattura a bordo degli stessi pescherecci o presso le factory-ship, grandi stabilimenti galleggianti che si occupano della lavorazione del prodotto.
Se conservato correttamente, e oggi le norme in merito sono rigidissime, il pesce riesce a mantenere tutta la sua naturale freschezza. La surgelazione a bassissime temperature, infatti, frena la degradazione batterica e garantisce l’integrità del prodotto.
La consistenza e la struttura del pesce non vengono compromesse e l’alimento mantiene così intatti il gusto e le proprietà nutrizionali del prodotto fresco, incluse proteine nobili, Omega-3, vitamine e sali minerali.
Prima di essere messo in commercio, inoltre, il pesce surgelato viene controllato attraverso le varie fasi di lavorazione e trasformazione. Infine viene dotato di un’etichetta chiara e comprensibile, che specifica anche eventuali allergeni, la data di scadenza del prodotto e le indicazioni di conservazione.
Praticità e versatilità: la soluzione giusta al momento giusto
Già pulito, sviscerato e sfilettato, il pesce surgelato viene molto apprezzato anche per la sua comodità in cucina. Acquistato al naturale o panato riduce i tempi di preparazione e si presta a tanti piatti diversi. Come per il pescato fresco, anche il surgelato può essere rosolato in padella, gratinato al forno, fritto o cotto al cartoccio: le modalità sono le stesse in entrambi i casi.
Per velocizzare ulteriormente la preparazione è possibile cuocere il pesce surgelato anche senza averlo prima lasciato a scongelare. In questo caso, però, è bene raddoppiare i tempi di cottura.
Un altro fattore che gioca a vantaggio del pesce surgelato è l’assenza di stagionalità. Catturate e conservate opportunamente, anche le varietà ittiche con periodi di pesca assai ridotti possono essere sempre trovate tutto l’anno al supermercato. Merluzzo, platessa, salmone e pesce spada, solo per citare alcuni dei prodotti più acquistati, rimangono ben conservati all’interno dei freezer e non subiscono le variazioni di prezzo legate alla stagione e al clima.
L’ultima considerazione, infine, entra nel merito della pesca sostenibile. Pulito, porzionato e conservato correttamente in freezer, il pesce ha una durata che varia dai 6 ai 12 mesi. Acquistare surgelato è quindi una scelta responsabile e a basso impatto ambientale, che permette anche di evitare dispendiosi sprechi di cibo.